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Sabato, 23 Ottobre 2021 13:56

Ecovacs Deebot Ozmo 920 vs 930

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Di recente ho acquistato un nuovo strumento di pulizia, un’aspirapolvere senza fili, da affiancare ai miei due robottini. Avevo già scritto di aver acquistato un Ecovacs Deebot Ozmo 930, di cui però non ho più scritto la recensione promessa. Nel frattempo, cambiando casa e prendendone una su due piani ho preso anche la sua evoluzione, il Deebot Ozmo 920 (ed è interessante che l'evoluzione abbia un numero inferiore al precedente). Ho notato diverse migliorie, e dopo due anni di utilizzo posso scrivere una bella comparativa. Certo, il 930 non è più prodotto, né venduto al nuovo, però magari per chi lo ha già e sta pensando eventualmente di cambiarlo potrebbe essere d’aiuto.

Va detto anche che poi sono usciti nuovi modelli: il Deebot 950, Deebot N8, Deebot T8, che hanno anche alcune versioni con stazione di svuotamento automatico, altre con videocamera frontale per il riconoscimento di oggetti… insomma si sono sbizzarriti ed anche a livello software hanno fatto dei passi avanti, ovviamente con costi a salire.

Però per le mie esigenze i due modelli in oggetto fanno quello che devono, anche se con un difetto principale, che esporrò più avanti.

Sulla grande opportunità invece di avere un robot di pulizia non dirò nulla più, già ne ho scritto nell’articolo già citato.

Di base fanno la stessa cosa: aspirano, lavano, hanno la funzione mappatura della casa e la divisione in stanze… ma ci sono una serie di piccole differenze.

Anzitutto vale la pena evidenziare le cose in cui sono uguali: stessa batteria, sistema di navigazione e funzione Ozmo per la distribuzione dell’acqua sul panno di lavaggio secondo diversi livelli di acqua, da regolare a seconda del tipo di pavimento (dal parquet al cotto). Entrambi hanno le due spazzole laterali per attirare lo sporco verso la zona di aspirazione centrale, ed entrambi possono usare sia la spazzola centrale a V con inserti in gomma alternati a setole per una pulizia più efficiente, oppure possono usare la bocchetta di aspirazione diretta, utile per chi ha animali in casa o capelli molto lunghi (così non si attorcigliano attorno alla spazzola rotante), anche se è una modalità che io non ho mai utilizzato.

Entrambi hanno ricambi per i panni in microfibra di pulizia, ma il Deebot Ozmo920 viene anche con dei panni usa e getta. Ricambi ci sono anche per le spazzole laterali. Il 920 ha un ricambio anche per il filtro HEPA. VA detto che su Amazon sono facilmente reperibili a basso costo dei kit con ricambi di panni in microfibra, filtri, spazzola centrale, cassetta di raccolta etc. I ricambi non sono intercambiabili, e devono essere presi per lo specifico modello.

Entrambi sono dotati di sensori anti caduta scale e di riconoscimento dei tappeti (anche se quello del 920 è posizionato più “riparato” e questo mi sembra sia migliorativo. Ed infine entrambi sono pilotabili con Google assistant e Alexa… anche se personalmente non ho mai utilizzato questa funzione.

Ed ora le differenze.

Il Deebot Ozmo 920 ha la torretta del laser più spostata sul davanti, mentre il 930 sul retro. Questo ha alcuni vantaggi, tipo impedire al robot di incastrarsi sotto i mobili: nel senso che se non ci passa sbatte subito, mentre con la torretta sul retro capita che lui si infili sotto al mobile per un una parte, rimanendo talvolta incastrato quando arriva la torretta del laser sul mobile.

La vaschetta di raccolta del 920 mi sembra più robusta ed efficace, soprattutto nel sistema di chiusura. Quella del Deebot Ozmo 930 è affidata ad una linguetta laterale in plastica ad incastro, che dopo qualche anno si è rotta ed ora non chiude più, mentre il 920 ha un sistema di aggancio migliore. Anche il sistema di filtraggio mi pare più facile da posizionare e pulire.

Il panno del 920 non ha il buco al centro per la rotella di appoggio posteriore. Questo si traduce in una migliore robustezza del panno ed aderenza al pavimento, anche se l’area di pulizia risulta minore.

Ma le vere differenze sono a livello di software, specie nella mappatura.

Il 930 mi aveva impressionato rispetto ai modelli allora concorrenti per la capacità di poter mappare la casa con il laser e riconoscere le aree da pulire come stanze. A volte non recepiva una stanza come unico ambiente, o non era in grado di dividere bene alcune stanze riconoscendole come unico spazio. La soluzione era molto semplice: nel fargli fare la prima mappatura bastava ridurre le aperture delle porte delle stanze con degli ostacoli per fargli riconoscere gli ambienti come delimitati. Ad esempio se volevo dividere a metà un corridoio posizionavo due casse d’acqua o degli scatoloni sulla linea di demarcazione in modo che formassero un passaggio al centro di larghezza poco più del robottino. Questo faceva sì che il robot interpretasse quella apertura come una porta e riconoscesse i due ambienti come separati. Una volta fatta la mappatura bastava togliere gli ostacoli. Il robot avrebbe considerato per sempre le due zone come divise. Questo è utile ad esempio se a un certo punto del corridoio inizia il parquet. Le varie stanze sono quindi indicate nella mappa sull’app con colori diversi e lettere diverse, da A a Z. In questo modo si può dire al robot di pulire una sola o più stanze.

Purtroppo nel Deebot Ozmo 930 non si può modificare la stanza via software, sia come dimensioni che come nome, né è possibile fare in modo che il robot pulisca in un ordine diverso da quello alfabetico: comincerà da A e pulirà fino a Z. Certo si può ovviare facendogli pulire una stanza per volta nell’ordine voluto, ma è più laborioso. Inoltre può gestire solo un piano. Se avete più piani e lo portate al secondo, perderà la mappa già fatta (faticosamente) del primo piano e ne farà una nuova.

Questi problemi sono stati ovviati nel Deebot Ozmo 920. È possibile via software dividere ambienti o unirli, rispetto al suo riconoscimento automatico. E’ possibile assegnare una etichetta alle stanze (cucina, studio, camera…) e in base all’ordine in cui si selezionano nell’app è possibile stabilire la sequenza di pulizia. Inoltre è in grado di gestire fino a 3 mappe, quindi 3 piani. O meglio, lui è in grado di memorizzare 2 mappe. Dopodiché se una volta memorizzate due mappe il robot si trova in un terzo piano, deve eseguire la mappatura di questo terzo piano, lasciando le due già acquisite in memoria. Mi spiego meglio. Se il robot esegue e memorizza le mappe del primo e secondo piano, quando lo si porta al terzo lui non lo riconosce e ricomincia a mapparlo. Quando poi portate di nuovo il robot al primo piano, dovete ricaricare la mappa del primo piano, che ha memorizzata. Però così scorda quella attuale, ovvero quella del terzo. Quando lo portate al secondo potete richiamare la mappa del secondo piano, con quella del primo che rimane in memoria. Quando lo riportate al terzo piano… rifarà la mappa del terzo piano e la manterrà in memoria locale finchè rimarrà al terzo piano. Diciamo che per due piani è perfetto, per 3 è adattabile…

Io ho il 930 su un piano e il 920 su un altro, e sto a posto. Certo lo faccio perché uno già lo avevo… se avessi avuto il 920 non ne avrei due! Dato che il 930 è più vecchio e presumibilmente potrebbe rompersi prima, a quel punto col 920 imposterò la gestione dei due piani.

L’unica seccatura sarebbe il dover spostare la base di ricarica, e rimetterla sempre nello stesso punto nei due piani. Questo perché il robot considera il punto di ricarica come il punto zero a cui far riferire tutta la mappa. Quindi se dopo averlo spostato di piano 1 lo si riporta al piano 2, bisogna aver cura di rimettere la base di ricarica nel punto dove era quando è stata acquisita la mappa, altrimenti non capirà più nulla. Altra soluzione è acquistare una seconda base di ricarica per il 920 e lasciarla sempre allo stesso posto. A quanto ho visto, la stazione di ricarica dei due è uguale. Così basterà spostare solo il robot. Attenzione, nello spostarlo, a spegnere il robot dall’interruttore rosso posto sotto al “cofano”, ed a riaccenderlo una volta a terra. Questo è anche il trucco per non far perdere la mappa al 930: se lo si solleva da terra senza spegnerlo, scorda del tutto la mappa, ed a quel punto si deve ricominciare.

Diciamo che come differenze ci possiamo fermare qui. Muri virtuali e aree da pulire personalizzabili sono presenti in entrambe le versioni, così come le zone da escludere nel lavaggio.

Veniamo ora ai difetti maggiori che ho riscontrato.

In primo luogo la rete wifi. Anzitutto, senza rete il robottino funziona castrato, nel senso che non fa mappatura, però può funzionare in modalità stupida: lui si accende dal pulsante fisico su di esso e pulisce tutto. Punto. Certo vengono meno tutte le funzionalità per cui lo paghi, ed a quel punto meglio un cinesone da pochi euro. Entrambi i robot vedono solo la rete a 2.4 GHz. Se il vostro router ha anche quella a 5 GHz, alla prima accensione il robot rimarrà incantato nella fase di setup. Non importa se avete nomi diversi per la rete a 2.4 o 5, lui comunque nel fare la ricerca si impalla. La soluzione è spegnere ogni rete wifi che non sia a 2.4 GHz direttamente dal router in fase di setup iniziale del robot. Poi si potrà tranquillamente riabilitare e mantenere attiva, ma in fase di setup gli dà terribilmente fastidio. Non so se sui nuovi modelli questo sia stato risolto, ma se avete problemi in fase di setup con i nuovi Deebot 950, N8 e T8, allora questa è la soluzione.

Altro problema che ho riscontrato, evidenziato solo nella nuova casa, è la possibilità di pulire pavimenti non lisci. Nella vecchia casa avevo delle piastrelle lisce, e il lavaggio è sempre stato molto efficace. Nella nuova casa ho un pavimento in gress porcellanato effetto legno, che presenta una superfice non piana, con avvallamenti e rilievi. In questo caso l’aspirazione è sempre efficace, ma il lavaggio meno. Nelle zone avvallate il panno non entra, quindi non pulisce, nemmeno se il livello di acqua è impostato al massimo. Il robot non esercita alcuna pressione, quindi non è in grado di entrare in questi avvallamenti, tipici anche di alcuni pavimenti in cotto, quindi il lavaggio è meno accurato. Mi sembra che nel T8 ci sia un miglioramento in tal senso (sistema Ozmo pro) con una molla che spinge il panno verso terra e addirittura può effettuare movimenti di strofinamento del panno avanti e indietro ad alta frequenza, mentre questo viene trascinato dal robot, migliorando l’azione dello straccio. Ho provato a simulare questa cosa aggiungendo una spugnetta da 1-2 mm di spessore tra il piatto e il panno di pulizia. Effettivamente ora lo straccio entra meglio negli avvallamenti, ma l’area di pulizia è stata ridotta a quella della spugna, che non può per forza di cose ricoprire tutto il piatto, altrimenti il panno non si aggrappa al velcro esterno che serve per tenerlo fermo. Ci sto ancora studiando. Se troverò una soluzione migliore la scriverò.

Una cosa di gran miglioramento nelle nuove versioni è la possibilità di personalizzare la pulizia per stanza: si può impostare per ogni ambiente il livello di aspirazione, quello dell’acqua di lavaggio, e la programmazione. Questo è utilissimo per far eseguire al robot la pulizia quando non si è in casa: si può decidere quali stanze far pulire e quando, e se ad esempio aumentare potenza di aspirazione e acqua di lavaggio in cucina con pavimento duro, mentre livello minore di aspirazione e acqua in camera dove magari c’è il parquet. Tuttavia se si ha la possibilità di stare in casa quando si manda il robot, questa differenziazione è una cosa che si può fare, un poco più laboriosamente a mano, anche con queste vecchie versioni.

Ed ora capitolo affidabilità.

Il Deebot 930 è con noi dal 2018, e si è sempre comportato bene. Oltre alla rottura della linguetta che tiene chiusa la cassetta di raccolta della polvere ha avuto solo un problema: la pompa dell’acqua che preleva il liquido dal serbatoio e lo deposita sul panno si è rotta, fisicamente, in un punto della plastica. Questo ha causato in primo luogo una fuoriuscita di liquido che ha avuto come unico danno quello di andare nell’alloggiamento della vaschetta di raccolta della polvere, arrugginendo le viti. Ovviamente poi la funzione lavaggio non ha più funzionato. Il robot era fuori garanzia. Non è stato difficile aprirlo, seguendo le istruzioni trovate in un video su youtube.

Ho riparato la pompa grazie al mio amico e collega Luca Martini, e con un bel po' di Attack J. Devo dire che non credevo avesse potuto funzionare, invece la tenuta è efficace, ed ancora oggi a un annetto di distanza funziona. Comunque per non sbagliare ho ordinato su aliexpress dei ricambi. Acquistabili solo in lotto da 5 pompe, ma il costo è stato talmente irrisorio che va bene così, anche perché non è detto che tutte funzionino, e comunque credo siano buone anche, eventualmente e speriamo di no, per il Deebot 920.

Bene credo di aver detto tutto per questo confronto.

Infine i prezzi attuali.

Il Deebot 930 al momento non si trova nuovo, e comunque ne sconsiglio l’acquisto, visto che è stato sostituito dal Deebot 900, con le stesse funzionalità ad un prezzo di circa 300 euro

Ad ogni modo anche di questo ultimo sconsiglio l’acquisto, visto che il Deebot Ozmo 920 si può trovare ad un prezzo anche minore, tra i 220 e 290 euro.

Il nuovo Deebot N8 con le funzionalità migliorate sulla mappa si trova invece a poco più di 300 euro

Rispetto al 920 ha qualche funzionalità in più, ma personalmente ritengo valga la pena l’acquisto solo se la differenza in prezzo fosse di max 50 euro. Se fosse possibile, come oggi, acquistare il Deebot 920 ad un centinaio di euro in meno non avrei dubbi a prendere questo. Ad ogni modo col black Friday che si avvicina, ed avendo a disposizione strumenti come keepa (che monitora i prezzi ed invia notifiche quando al di sotto di quanto si è disposti a spendere) magari si può aspettare, puntare il prodotto che più piace e poi fare l’affare al momento più opportuno.

Vorrei precisare alla fine di questo lungo pezzo, che né Amazon, ne Ecovacs mi pagano (purtroppo) per queste parole scritte, che pubblico solo a titolo di piacere di condivisione.

…. E invece l’aspirapolvere senza fili?

Alla prossima!

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